Ragione Sociale: TERRAZZE BACIGALUPO DI BRAGOLI SANDRO
Indirizzo: Via Novelle 38 Fraz. Pian dei Preti 16030 Tribogna (GE)
Cellulare: 349/3516563
Email: terrazzebacigalupo@gmail.com
Sito Web: http://www.terrazzebacigalupo.it
Si parla di un’azienda giovane, innovativa, ma con radici complesse, immerse in una profondità storica di cui esiste piena coscienza.
Il titolare Sandro Bragoli ha fatto una scelta di vita occupandosi di un luogo a cui appare legato in modo viscerale. Sono gli spazi in cui affondano le origini di famiglia. Sandro ha un suo lavoro, di tutt’altra natura, ma le sue capacità amministrative si traducono in una visione messianica per il territorio.
Terrazze Bacigalupo si trova nel Comune di Tribogna, in val Fontanabuona. Luogo già interessato da colonizzazione agricola romana, non a caso. Luogo fertile per come può essere fertile il non facile territorio ligure, dove prima si crea un faticoso terrazzamento e poi si coltiva, come si può.
Spicca la visione aziendale, volta a recuperare più colture, nell’ottica della tradizione di un secolare “aggregato”, come si annota a livello di studio del territorio agricolo. Quindi c’è l’oliveto, ma c’è anche la vigna, il noccioleto e il castagneto. Tutte colture legate alla storia locale e collegate grazie ad una campagna di acquisizioni per andare oltre la piccola proprietà tipica del mondo ligure. Più spazi rendono possibile più innovazione gestionale.
L’azienda ha un progetto in divenire. A livello olivicolo, i 650 alberi storici presenti nei luoghi che sono state curate per secoli dagli antenati Bacigalupo, diventeranno sempre di più nei prossimi anni, con la piantumazione di 150 nuovi esemplari ad oggi. A questi seguiranno altri 400. Le cultivar sono classiche per la zona: Lavagnina, Frantoio e Pendolino. La consociazione storica ha fondate motivazioni. I terreni olivati sono ovviamente tutti iscritti al piano di controllo dell’Olio Extravergine di Oliva Riviera Ligure DOP.
Meritano citazione anche i vigneti, che producono vino DOC Golfo del Tiugullio-Portofino, con la presenza anche di rari vitigni storici come il scimiscià, decantato da alcuni esperti molto attenti.
Il noccioleto rimanda alla coltura classica del “Misto Chiavari”, che approfitta di una nuova valorizzazione. Le castagne, infine, sono state anima della Fontanabuona. Il ripristino di un secchereccio e la produzione di farina di castagne, un tempo prodotto popolare e oggi singolarità, concorre al ripristino dei pochi molini storici liguri.
Le regioni rurali storiche coinvolte hanno nomi evocativi. Il cuore del sistema è a Pian dei Preti, che evoca un’antica proprietà ecclesiastica, probabilmente la cosiddetta prebenda parrocchiale. Novelle indica il terreno messo a coltura, dato il disboscamento della Fontanabuona, attuato fin dall’epoca romana. Bovereto fa riferimento a terreni seminativi messi a coltura con insistente impiego dei buoi, mentre Rappalupo evoca la presenza di un predatore già molto diffuso nella Natura locale, poi scomparso e oggi ritornato.
La progettualità aziendale è ampia, volta alla conversione biologica e all’agricoltura di precisione. Si parla di un’impresa aperta ai visitatori, con possibilità in ampliamento per l’attività esperienziale e quella didattica per le scuole.
Davvero particolare è la lezione didattica per la presenza di muri a secco messi in opera con pietre poste di taglio (a coltello) onde favorire la crescita di erbe da foraggio.
Particolare, come si nota, anche l’etichetta, che andrà ad accomunare tutti i prodotti di Terrazze Bacigalupo. Concepita per essere vista mentre si versa l’olio, è una rappresentazione grafica di mappa locale così come evocazione dei terrazzamenti. È stampata in carta pienamente sostenibile perché derivata dalla vinaccia, presso la tipografia KC. Il qr code presente rimanda al sito aziendale.
Ultima, ma non secondaria nota, è la funzione trainante di Terrazze Bacigalupo, dato che opera un sistema di partenariati con altre imprese del territorio, tra l’altro con due altre consorziate Riviera Ligure DOP, in un’ottica virtuosa che va oltre i particolarismi regionali e che rende ragione di una visione illuminata.