Ragione Sociale: AZIENDA AGRICOLA BASSAN
Indirizzo: Via Mazzini 71 18015 Pompeiana (IM)
Cellulare: 334/9561439
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Sito Web: http://www.oliobassan.it
Si incontra un’azienda giovane, ma con radici familiari importanti, in quel di Pompeiana, antico fondo romano-ligure, a poche centinaia di metri dal mare. La scelta del giovane Demis è quella di superare la coltura della fronda recisa e di puntare in modo deciso sull’olivicoltura, privilegiando la qualità, l’attenzione al territorio, anzi, ai territori fino ai singoli terrazzamenti.
Azione lungimirante quella di Demis, che parla di olivi come di un innamorato di alberi e fasce di terreno. Il suo percorso è chiaro, segnato da fatiche, recuperi, reimpianti. Il suo credo è l’individuazione dell’olio DOP Riviera Ligure-Riviera dei Fiori nella massima espressione dei cru, termine francese che vuol dire “accresciuto” e che va al di là del burocratico “menzione geografica aggiuntiva”. In parole povere, ma ricche di valore, si parla di luoghi vocatissimi, in questo caso, per l’olivo. La sua parure di terreni inizia in Costa Panera. Un luogo fortemente simbolico, eminente, non a caso protetto da una torre di avvistamento antibarbaresca del XVI secolo. Il termine “Panera” non tragga in inganno, fa riferimento alla prima coltura locale, quella del miglio. L’oliveto però è cosa ragguardevole e Demis Bassan ha scelto l’ottima esposizione del sito per un impianto del tutto nuovo.
Risulta particolare orgoglio, per Demis, nel ricordare l’altro appezzamento delle Chiuse. Il termine potrebbe trarre in inganno, dato che spesso nelle campagne liguri si parla di appezzamenti “chiusi” o riservati. In questo caso, però, l’attenta osservazione di Demis Bassan ha portato al riconoscimento di un secolare canale di irrigazione, munito di quegli antichi sistemi di chiusura, metallica, con pietre o persino con stracci, che permettevano l’adduzione di acqua ai campi coltivati. Il metodo è cosiddetto “a solco”, necessita di tempo e di attenzione ed era solitamente regolato da norme rigidissime onde evitare conflitti tra i coltivatori vicini. Anche in questi dettagli c’è attenzione per la storia rurale, in uno spazio ove Demis ha recuperato 800 metri quadrati di muri a secco. Perpetuando così quello che è oggi riconosciuto come un prodotto della sapienza costruttiva rurale mondiale, secondo l’Unesco.
Altre fatiche ed altri recuperi, in mezzo a coacervi di rovi e piante spontanee impenetrabili sono quelle della regione Monte Mezzano. L’olivo ha trovato nuova vita, con interventi mirati e sapienti nelle potature. E ancora, altra principale campagna nei pressi del rio Canévai, che ricorda ancora una coltura storica della Liguria occidentale, quella della canapa, volta a produrre filati per tessitura e cordami, soprattutto navali. Oggi è olivo.
Si parla dunque di aree all’interno di un territorio comunale non ampio, ma con diverse esposizioni ed altezze, quasi microclimi nell’eccezionale diversità della Liguria interna. Ne riesce un olio extravergine di oliva di grande qualità e sottili declinazioni, di alto valore nel suo essere DOP Riviera Ligure-Riviera dei Fiori.