[:it]Conoscere la storia di Adriano Blengini vuol dire conoscere davvero una scelta di vita. Sembra essere il comune denominatore della nuove aziende consorziate ed associate. Giovani che scelgono la campagna. Nel caso di Adriano Blengini la svolta è stata quella di lasciare un’attività familiare in campo edilizio e movimento terra che svolgeva fin da ragazzo. Basta ruspe, armature, cemento ed asfalti. Resta la terra, la terra vera. È anche una scelta di amore, perché in questo modo vive la vita della sua famiglia. Che è quella di un’altra nostra consorziata associata. In breve tempo Adriano riprende le campagne di famiglia, prendendo in carico anche quelle di parenti che in campagna non riescono più ad andare. Inizia un enorme lavoro di potatura, pulizia, recupero. Una dimensione che salva il territorio lavorando con orgoglio ad una produzione di qualità. Il fulcro di attività di Andriano Blengini, origini piemontesi e cuore ligure, è a Villa Viani. Un territorio quasi completamente olivato, in una vallecola a margine della valle Impero, entroterra di Imperia Oneglia. Ogni campagna è per lui una storia da raccontare, un luogo da mostrare, con le sue curiosità, come l’ancestrale presenza di un probabile insediamento pastorale nei pressi di un’antichissima strada “a due corsie di muli” diretta verso passi, alpeggi e traffico da e per l’area padana. Ed è in regione Scarètte, le piccole scale tra appezzamenti di terreno olivati nel tempo. Il suo maggiore impegno è però in regione Panegai, da cui proviene il cru vanto della sua azienda. Un ettaro rimesso in forze lavorando con impegno. Panegai vuol dire olivi posti in regione solatia, ad alta quota, generalmente non frequentati dalla mosca olearia. Per molti, all’interno della migliore masca (guancia, ma anche fianco di collina) del territorio di Villa Viani. Uno spazio che però è roccioso, ferrigno, con le radici degli olivi che contendono spazio alla pietra, cercando acqua dove possibile e con la necessità, per l’uomo, di essere presente, di concimare, di potare, di curare. E Panegai ci racconta una storia di una coltura antica, il “panico” ovvero il miglio: oggi cibo per amici volatili, un tempo necessario per aver farine di bassa qualità adatte a panificazioni misere. Eppure utili e necessarie. Almeno finché non è arrivata l’onda lunga dell’olivicoltura e allora: sole, mare all’orizzonte, sfida alla pietra ed impianto dell’albero sacro. E si arriva a noi e alla volontà di Adriano Blengini.[:en]Getting to know Adriano Blengini’s history is getting to know a lifestyle choice. Indeed, he seems to represent the common denominator of the new, members of the Consortium, young entrepreneurs who chose rurality for a fresh start . Adriano Blengini left his family business in the construction industry (his commitment since he was a young man) and turned to farming - and love, because this is the life of his family and companion (a dynamic entrepreneur herself, and a member of the Consortium, too). Adriano soon starts working on the of the family’s campagne (i.e. plots of land), as well as on those belonging to relatives who no longer can look after their neglected possessions. Workloads are huge: pruning, cleaning, recovery – a veritable rescue mission backed by the pursuit of quality productions. A Ligurian heart of Piedmontese origins, Adriano Blengini runs his business in Villa Viani, a frazione (i.e. hamlet) of the municipality of Pontedassio. The setting of this small valley in the entroterra of Imperia is – almost entirely - devoted to olive tree farming. According to Adriano, each campagna has a story to be told and a place to be shown, treasure troves of anecdotes and curiosities – e.g., traces of ancient farming settlements, ancient two-lane mule tracks leading to mountain passes, tiny stairways connecting olive tree groves (make sure to visit regione Scarètte)... Adriano’s flagship cru comes from regione Panegai, a hectare of land tilled with uttermost dedication. The term Panegai refers to “olive trees grown in sun-drenched areas at high altitudes (usually protected from the presence of the bactrocera oleae, i.e. olive fruit fly). Renowned as one of the best plots in Villa Viani, it –nevertheless – features a rocky, ferrous soil which makes roots strenuously fight their way to space and water: the same amount of efforts is required to farmers – continuous cares, fertilization, pruning. Furthermore, Panegai tells the story of ancient panico, i.e. millet: nowadays a popular bird seed, millet was once the available grain for low quality – yet indispensable -flours and bread-making. This was the rule before the development of olive tree growing, an ongoing tradition and rite connected with the present and with the commitment and will of entrepreneurs like Adriano Blengini.[:]