La stagione olivicola si avvicina all’atto finale con la raccolta già iniziata o prossima; oltre alla difesa, incentrata sul contrasto alla mosca olearia, abbiamo effettuato una prova di piano di distribuzione di biostimolanti e concimi che sono stati impiegati nelle fasi fenologiche più delicate, sulla base di un protocollo condiviso, attualmente in fase di validazione per giungere ad una sua applicazione regolare.
Spesso in Liguria ci si limita al solo sfalcio della cotica erbosa e tale approccio incide sulla struttura, sulla porosità e sul ciclo della sostanza organica oltre che, indirettamente, proprio sulla lotta alla generazione svernante della mosca.
Nelle ultime annate una frase ricorrente tra gli olivicoltori è stata: “Concime non ne do, non piove, la previsione è di un’annata magra e i costi sono troppo elevati”; in molte situazioni il bilancio nutrizionale dell’oliveto è stato contrassegnato dalle asportazioni (gli elementi che la pianta ha tratto dal terreno) e da pochissime restituzioni, poco efficaci a causa dell’estrema siccità che ha limitato la mobilità dei prodotti.
Gli interventi si sono succeduti dalla primavera alla ripresa vegetativa (distribuzione al terreno) per poi passare a distribuzioni fogliari tra la fase di accrescimento del frutto (seconda metà di giugno) fino all’invaiatura (settembre); l’annata si concluderà con una distribuzione al terreno di consorzi microbiologici a base di micorrize del genere Glomus, Trichoderma e batteri della rizosfera allo scopo di colonizzare lo spazio tra terreno e radici e stimolare la risposta della pianta ad attacchi di patogeni.
I prodotti biostimolanti, i pool di microrganismi e i concimi sono stati forniti da Almagra che si ringrazia per la collaborazione.