L’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure DOP si prende cura della salute e dell’ambiente. Nel prodotto a denominazione di origine Riviera Ligure sono coinvolti due Patrimoni Immateriali dell’Umanità: la Dieta Mediterranea, il regime alimentare alla cui base vi è il consumo di olio extra vergine di oliva, che ha funzioni alimentari quanto medicinali e l’Arte dei muri a secco, ossia la tecnica di costruzione pietra su pietra, senza altri materiali, che ha un ruolo vitale in Liguria nel prevenire l’erosione del suolo. Vuol dire rispetto del territorio con le sue comunità e della biodiversità. È questo il messaggio espresso venerdì 9 febbraio al Festival della Cucina Italiana nell’ambito del Festival della Bellezza organizzato dall’Intergruppo Parlamentare “La Cultura della bellezza: medicina, estetica, formazione, ricerca e benessere” con la collaborazione della Federazione Italiana Cuochi Liguria.
Una filiera produttiva che vede aumentare la superficie olivata iscritta al sistema di controllo, circa 2.400 ettari, e che attraverso i suoi 370 consorziati garantisce al consumatore qualità, origine e tracciabilità del prodotto, riconoscibile grazie al contrassegno giallo numerato del Consorzio di tutela.
“Abbiamo una responsabilità collettiva nel raccontare l’olio extra vergine di oliva: occorre valorizzarlo perché ci troviamo di fronte ad un paradosso. È un prodotto intrinsecamente sostenibile, che fa bene alla salute, che rende gustosi i cibi ma di cui non si percepisce il reale valore. Valorizziamo dunque gli oli dei territori, quelli che in etichetta riportano l’origine locale, come il Riviera Ligure DOP. Nell’olio DOP abbiamo un bene generato nel territorio che resta nel territorio: è il percorso di valorizzazione fatto nel mondo dei vini, i quali non sono più generici, ma legati ai rispettivi territori con le loro denominazioni, ossia differenze qualitative legate all’ambiente, inteso come fattori naturali e umani” ricorda il Presidente del Consorzio di tutela dell’olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP Carlo Siffredi. “In questo percorso di valorizzazione è importante l’alleanza con gli Chef che possono essere ambasciatori culturali oltre che del gusto e possono aiutarci a far comprendere il valore dell’olio extra vergine di oliva Riviera Ligure DOP. È per questa ragione che abbiamo promosso all’interno del programma di attività Assaggia la Liguria, realizzato insieme al Consorzio di tutela del Basilico Genovese DOP ed all’Enoteca Regionale della Liguria, il Patto con il Ristoratore “Assaggia la Liguria da me”. Un’alleanza che metterà a disposizione dei ristoranti interessati materiale informativo sui prodotti certificati liguri e che coinvolgerà gli chef nella realizzazione di ricette da diffondere al consumatore, oltre che la realizzazione di materiale didattico per gli allievi degli istituti alberghieri, giovani chef di domani”.