“La provocazione, condotta anni fa dai consorzi di tutela degli oli DOP italiani, di togliere la categoria extra vergine dalle etichette degli oli DOP è sempre più attuale” ricorda Carlo Siffredi, Presidente del Consorzio di tutela dell’Olio DOP Riviera Ligure.
Con il Regolamento (U.E.) n. 61 /2011 della Commissione del 24 gennaio 2011, dal 1 aprile prossimo vi sarà un nuovo parametro di qualità per gli oli extra vergini: gli etil e metil esteri che possono giungere fino a 75 o a 150 mg/kg.
“Come affermiamo da tempo, la sfida per i territori con piccole produzioni olearie come la Liguria (che non arriva all’1% della produzione nazionale) è quella di offrire la massima trasparenza nel processo produttivo e la migliore qualità del prodotto nella sua tipicità”, ribadisce Carlo Siffredi. “Il prodotto concorrente all’olio DOP Riviera Ligure non è l’olio a basso prezzo, anche per i costi di produzione che tra l’altro in Liguria sono tra 1,5 e 2,00 € per Kg di olive . La nostra sfida è educare il consumatore, fargli assaggiare l’olio di primo prezzo e confrontarlo con l’olio di qualità ligure tracciato: poi informarlo sulla certificazione che possiede il prodotto, svolta dalle quattro CCIAA liguri, attraverso controlli sul campo ed in azienda e il superamento di analisi sensoriali e chimico-fisiche.
Il problema degli alchil esteri non esiste perché l’Olio DOP Riviera Ligure deriva da olive sane raccolte e portate velocemente in frantoio per la molitura, come prevede il disciplinare di produzione ed il piano di controllo Riviera Ligure e quindi ha un basso indice di metil ed etil esteri. Con il nostro prodotto il consumatore usufruisce inoltre di un altro prezioso servizio: la vigilanza sul mercato. Infatti l’agente vigilatore del consorzio effettua prelievi di olio DOP Riviera Ligure DOP nei punti vendita per ricontrollare la qualità del prodotto.
Ritengo comunque che la nuova regolamentazione sull’olio extra vergine di oliva sia positiva, poiché afferma un parametro in campo scientifico e giuridico e permetterà nel tempo di abbassarlo verso soglie più accettabili e rispondenti alla produzioni di qualità” conclude Carlo Siffredi.
“L’olio extra vergine di oliva DOP Riviera Ligure è un prodotto su cui vi sono grandi responsabilità, poiché porta il nome del suo territorio: proprio per questo cerchiamo di far convergere su questo prodotto “autenticamente ligure” le politiche di sviluppo di associazioni e istituzioni”conclude Giorgio Lazzaretti, Direttore del Consorzio di tutela dell’olio DOP Riviera Ligure.