Metti il sorriso all’ingiù della Liguria. Metti che sia simbolo di quella piacevole fatica che ti coglie nella corsa in montagna, quando ci sei solo tu e la Natura. Il tuo passo, i sassi che rotolano a valle, gli arbusti sfiorati, il mare di verde e il cristallino del mare, sotto di te. Parti dal mare, arrivi al mare. Metti che ci si inventi una corsa ultra trail, da Portovenere a Dolceacqua: da Levante a Ponente, sul tetto della Liguria, l’Alta Via dei Monti Liguri. E metti che lo si faccia in otto giorni, a tappe, nel mese di giugno, dal 10 al 17, quando il caldo è già padrone. L’Alta Via è la strada ancestrale che separa (ma in realtà unisce) la Liguria al mondo padano. Spazio minimo, molto frequentata per secoli: pastori, commercianti, artisti, idee, in una parola, Cultura. Farla tutta può essere un’ emozione, ma non è cosa facile. Le tappe sono in media di 50 km.. Il dislivello è di 14.000 metri in positivo, con 14 km complessivi di reali salite rispetto alle discese. E in discesa si fatica più che in salita perché è lì che l’iron trailer va a cercare la vittoria. Un’esperienza estrema dunque, che si può vivere nella sua completezza o anche a sezioni, data la possibilità di riposo tra una tappa e l’altra. I protagonisti, poi, sono già una sessantina. E sono figure spesso mitiche, capaci di esplorare i propri limiti ed il limite dell’umano. E per fare questo è necessario rigore, anche nell’alimentazione. Dunque ci sono tutti gli elementi per unire una immagine straordinaria della Liguria, del suo entroterra, visto nell’essenza del cammino e della corsa con i suoi prodotti di eccellenza. Enoteca Regionale come capofila, assieme al Consorzio di Tutela dell’Olio DOP Riviera Ligure con il Basilico Genovese DOP “correranno” con tutti gli atleti. Prodotti liguri, certificati e garantiti, che troveranno posto nei pacchi gara degli partecipanti e in ogni spazio mediatico legato all’evento. Ovviamente seguito e vissuto in video, con dirette e interviste disponibili sempre su piattaforme dedicate. A tutto questo va aggiunto il lavoro sul territorio delle amministrazioni comunali interessate, dei volontari, del controllo e dell’assistenza sul percorso. L’eccellenza ligure crede in questo evento, che riassume anche un modo di vivere la Natura locale in modo assoluto e totale. È la Liguria verticale, quella dello sguardo dall’alto verso il basso, descritta da Italo Calvino e Francesco Biamonti. Come detto, Cultura, veicolata attraverso la dimensione popolare dello sport e accompagnata da quanto di meglio e di buono la Liguria può offrire.
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