Il 2024 si preannuncia come un’annata nella quale la produzione degli oliveti iscritti al “Riviera Ligure DOP” dovrebbe tornare a livelli accettabili dal punto di vista della quantità.
Anche se è ancora piuttosto presto per fare previsioni, ricordando il detto contadino “le pane – ovvero le mignole, le gemme floreali dell’olivo – non sono olive”, tra febbraio e aprile 2024 si è registrata una buona dotazione idrica e i ritorni di freddo, che hanno caratterizzato il periodo, non sembrano aver inciso sulla vitalità dei fiori.
Gli olivi si trovano attualmente nella fase dell’ingrossamento delle infiorescenze, alla quale farà seguito quella della fioritura. Si tratta di un momento che è particolarmente delicato in quanto la pianta di olivo investe molte energie nella produzione dei fiori ed è in questa fase che si gettano le basi per una buona produzione. Inoltre, è sempre in questa fase che il verificarsi di avverse condizioni meteorologiche o attacchi di parassiti possono incidere maggiormente sugli aspetti quali-quantitativi dell’olivicoltura.
Una campagna di produzione quindi ancora tutta da vivere e da gestire che, dopo tre annate difficili da punto di vista della quantità, registra una situazione generalmente positiva e promettente, nella quale l’osservato speciale sarà come sempre la mosca dell’olivo, parassita-chiave da controllare efficacemente fin dalla fine della stagione invernale anche con approcci decisamente innovativi, rivolti alla sostenibilità ambientale attraverso il rafforzamento dell’ecosistema oliveto.
Tutti le componenti della filiera produttiva – olivicoltori, frantoiani e confezionatori – iscritte al sistema di controllo dell’olio Riviera Ligure DOP sono sempre più attente a migliorare gli aspetti qualitativi e produttivi delle olive e dell’olio, investendo in innovazione, sperimentazione e dimostrazione, sia per quanto riguarda la parte produttiva di campo (dalla concimazione, alla gestione della risorsa idrica, alla difesa sostenibile), sia per le tecniche di molitura, estrazione e conservazione dell’olio stesso, confermando la duplice propensione all’innovazione e alla tutela delle tradizioni che da sempre li contraddistingue. Forte di questo approccio, negli ultimi anni il Consorzio di Tutela dell’Olio Riviera Ligure DOP ha avviato un percorso di divulgazione delle buone pratiche per gli olivicoltori, tra le quali la pubblicazione periodica delle “pillole dell’agronomo”, ovvero le indicazioni relative alla gestione dell’oliveto dimostrativo del Consorzio ed alle buone pratiche agronomiche.