Siamo contenti che l’impegno da noi profuso giorno dopo giorno abbia alla fine un seguito. Sul web magazine “Cavolo Verde”, giornale del buon cibo e del buon bere diretto dalla giornalista e scrittrice Laura Rangoni, siamo stati citati quale esempio positivo da seguire. La citazione compare all’interno di un lungo articolo-intervista rilasciata dall’oleologo Luigi Caricato a Laura Pantaleo Lucchetti.
Alla domanda sul ruolo delle attestazioni di origine in materia di oli ricavati dalle olive, viene citato quale “tipico esempio virtuoso” il caso dell’olio Dop Riviera Ligure. “Il consorzio – ha dichiarato nel corso dell’intervista Luigi Caricato, il direttore di Teatro Naturale e del progetto Olio Officina – si muove alla perfezione, facendo vigilanza tra gli scaffali, prelevando campioni d’olio anche dopo averli certificati, a distanza di tempo, per verificare appunto la corrispondenza del prodotto al disciplinare di produzione”.
Se volete approfondire e leggere il passo in questione, occorre cliccare qui, mentre per leggere anche un altro passaggio dell’intervista a Caricato, vi suggeriamo di cliccare qui. Ne emerge un quadro problematico del comparto oleario, ma anche qualche segnale di fiducia. Se da una parte si registrano più consumi di olio extra vergine di oliva, dall’altra occorre ammettere che gli orientamenti di consumo sono orientati per lo più verso i prodotti di fascia bassa, da primo prezzo. In realtà, da quanto emerge dalle cronache recenti, i rischi alimentari non si possono mettere in secondo piano al momento della scelta e dell’acquisto. La qualità deve essere davvero tale e deve essere valutata indipendentemente dal prezzo. C’è sempre un prezzo giusto per la qualità giusta.
Da noi, come molto opportunamente mette in luce una figura autorevole e imparziale come l’oleologo Luigi Caricato, l’impegno non si fonda solo sulle parole. Attraverso la Dop Riviera Ligure il consumatore, oltre che il fruitore professionale del prodotto, trova nelle bottiglie d’olio Dop provenienti dalla Liguria il vero, autentico olio ligure, non quello spacciato per tale senza esserlo. Fate perciò attenzione alla presenza del bollino, perché è come un sigilllo di garanzia che tutela sia dell’origine, sia la stessa qualità del prodotto. Sì, la qualità, in quanto non può essere immesso in commercio un olio extra vergine di oliva non rispondente al profilo qualitativo previsto dal disciplinare di produzione.
Volete qualche esempio? Ecco, tanto per cominciare, il testo dell’importantissimo strumento conosciuto come “Disciplinare di produzione”. In sette punti si chiarisce tutto, ma proprio tutto. Non si può d’altra parte improvvisare. È in gioco la nostra salute.
Perché scegliere un olio Dop Riviera Ligure? Cosa abbiamo noi di così speciale? Molto semplice: il fatto di essere molto severi non solo nel momento in cui rilasciamo il bollino che certifica la Dop, ma anche quando verifichiamo in prima persona la qualità stessa del prodotto cerificato in un momento successivo, attuando una meticolosa opera di vigilanza nei vari punti vendita, prelevando i campioni etichettati Dop Riviera Ligure e analizzandoli per verificarne il mantenimento del profilo qualitativo originario. Vi sembra poco? E’ uno sforzo, il nostro, che è giusto venga alla luce, affinchè venga compreso dal consumatore.