Provincia di Imperia, culla dell’olio DOP Riviera Ligure nella menzione Riviera di Fiori. Consorzio per la tutela dell’Olio DOP con le bottiglie prodotte dall’oliveto condotto direttamente nel vocato territorio di Lucinasco. Provincia di Imperia da più di 40 anni terra di rugby e da quasi 10 anni con un progetto targato Imperia Rugby, tale però da superare le barriere ideologiche e campanilistiche tipiche di altri sport: esiste infatti una franchigia provinciale nel campionato nazionale di CI e un progetto scolastico di ampio raggio. Un oasi di sport sì duro e di collisione, ma formativo, nel fisico e nelle coscienze delle giovani generazioni. Uno sport che insegna a soffrire, ad aiutarsi ed a rispettare il proprio corpo, gli avversari, le regole, l’arbitro. E uno spazio, quello del campo di rugby “Pino Valle” di Imperia che da tempo ospita squadre deN’ambito norditaliano, sia a livello seniores che soprattutto giovanile. E, dunque, veicolo di primo livello per far conoscere un olio di provenienza certa, certificato e garantito, il DOP Riviera Ligure. Prodotto da chi, per tenacia, passione e voglia di lottare, è proprio come un rugbista. Ecco che dunque le bottiglie del Consorzio sono andate in omaggio alle squadre che hanno partecipato ai due tornei giovanili imperiesi di primavera.
Si tratta del “Pino Valle” il 17 marzo e il “Cadetto Oddone” in data 8 maggio. Dagli under 18 agli under 14 tutti in campo. Si possono scorrere le società partecipanti: gruppo Sportivo Fiamme Oro Roma, A.S. Giuco Cottolengo Torino, Sant’Andrea di Vercelli, Molon Labé della intera provincia di Siena e i locali Sanremo, Imperia e Salesiani Vallecrosia. E poi ancora, a maggio, Lumezzane (BS), Reggio Emilia, Lainate, Recco, San Mauro Torinese, Chicken Milano, Cus Torino, Imperia Rugby.
Come si nota, si spazia dall’Italia settentrionale a quella centrale. Imperia è ormai luogo di richiamo e il “Pino Valle” è stato arricchito con ulteriori strutture di accoglienza ed aggregazione temporanea. Appare chiaro anche il riflesso turistico di un tale impatto di presenze.
In piena ottica rugbistica è anche significativa la presenza di una società come la Giuco Cottolengo di Torino. Per la prima volta fuori dai loro confini abituali, la squadra nasce con un evidente progetto di inclusione rivolto a bambini e ragazzi diversamente abili o che vivono in situazioni familiari difficili.
Ne consegue che, coniugando sport e turismo, impegno civile e territorio, la missione promozionale del Consorzio di Tutela sia stato centrato e produca risultati nel medio termine con una coinvolgente visibilità in un ambito sportivo sociale dove il momento del “mangiare insieme”, il mai troppo conosciuto “terzo tempo”, è parte integrante dell’evento.