[:it]Si parla di un’azienda giovane, innovativa, ma con radici complesse, immerse in una profondità storica di cui esiste piena coscienza.
Il titolare Sandro Bragoli ha fatto una scelta di vita occupandosi di un luogo a cui appare legato in modo viscerale. Sono gli spazi in cui affondano le origini di famiglia. Sandro ha un suo lavoro, di tutt’altra natura, ma le sue capacità amministrative si traducono in una visione messianica per il territorio.
Terrazze Bacigalupo si trova nel Comune di Tribogna, in val Fontanabuona. Luogo già interessato da colonizzazione agricola romana, non a caso. Luogo fertile per come può essere fertile il non facile territorio ligure, dove prima si crea un faticoso terrazzamento e poi si coltiva, come si può.
Spicca la visione aziendale, volta a recuperare più colture, nell’ottica della tradizione di un secolare “aggregato”, come si annota a livello di studio del territorio agricolo. Quindi c’è l’oliveto, ma c’è anche la vigna, il noccioleto e il castagneto. Tutte colture legate alla storia locale e collegate grazie ad una campagna di acquisizioni per andare oltre la piccola proprietà tipica del mondo ligure. Più spazi rendono possibile più innovazione gestionale.
L’azienda ha un progetto in divenire. A livello olivicolo, i 650 alberi storici presenti nei luoghi che sono state curate per secoli dagli antenati Bacigalupo, diventeranno sempre di più nei prossimi anni, con la piantumazione di 150 nuovi esemplari ad oggi. A questi seguiranno altri 400. Le cultivar sono classiche per la zona: Lavagnina, Frantoio e Pendolino. La consociazione storica ha fondate motivazioni. I terreni olivati sono ovviamente tutti iscritti al piano di controllo dell’Olio Extravergine di Oliva Riviera Ligure DOP.
Meritano citazione anche i vigneti, che producono vino DOC Golfo del Tiugullio-Portofino, con la presenza anche di rari vitigni storici come il scimiscià, decantato da alcuni esperti molto attenti.
Il noccioleto rimanda alla coltura classica del “Misto Chiavari”, che approfitta di una nuova valorizzazione. Le castagne, infine, sono state anima della Fontanabuona. Il ripristino di un secchereccio e la produzione di farina di castagne, un tempo prodotto popolare e oggi singolarità, concorre al ripristino dei pochi molini storici liguri.
Le regioni rurali storiche coinvolte hanno nomi evocativi. Il cuore del sistema è a Pian dei Preti, che evoca un’antica proprietà ecclesiastica, probabilmente la cosiddetta prebenda parrocchiale. Novelle indica il terreno messo a coltura, dato il disboscamento della Fontanabuona, attuato fin dall’epoca romana. Bovereto fa riferimento a terreni seminativi messi a coltura con insistente impiego dei buoi, mentre Rappalupo evoca la presenza di un predatore già molto diffuso nella Natura locale, poi scomparso e oggi ritornato.
La progettualità aziendale è ampia, volta alla conversione biologica e all’agricoltura di precisione. Si parla di un’impresa aperta ai visitatori, con possibilità in ampliamento per l’attività esperienziale e quella didattica per le scuole.
Davvero particolare è la lezione didattica per la presenza di muri a secco messi in opera con pietre poste di taglio (a coltello) onde favorire la crescita di erbe da foraggio.
Particolare, come si nota, anche l’etichetta, che andrà ad accomunare tutti i prodotti di Terrazze Bacigalupo. Concepita per essere vista mentre si versa l’olio, è una rappresentazione grafica di mappa locale così come evocazione dei terrazzamenti. È stampata in carta pienamente sostenibile perché derivata dalla vinaccia, presso la tipografia KC. Il qr code presente rimanda al sito aziendale.
Ultima, ma non secondaria nota, è la funzione trainante di Terrazze Bacigalupo, dato che opera un sistema di partenariati con altre imprese del territorio, tra l’altro con due altre consorziate Riviera Ligure DOP, in un’ottica virtuosa che va oltre i particolarismi regionali e che rende ragione di una visione illuminata.
[:en]Terrazze Bacigalupo is a young, innovative business whose genesis, yet, dates back to the past.
Owner Sandro Bragoli has made a life choice in a place - where his family's origins are rooted - he seems to be viscerally attached to. Sandro has his own job in an entirely different sector, but his administrative skills translate into a commitment to the area. An inclusive commitment, not an individualistic one.
Terrazze Bacigalupo is located in the municipality of Tribogna, in the Fontanabuona valley. It comes as no surprise this is a place of Roman agricultural colonisation. Fertile as the not-easy Ligurian territory can be, first the laborious terracing and then the cultivation.
The vision of the business aims to recover several crops, in a centuries-old property: an olive grove, vineyard, hazel grove, and chestnut grove. All are linked to history and created with acquisitions: variety allows more management innovations.
Terrazze Bacigalupo has a project in the making. The 650 historical olive trees tended for centuries by the Bacigalupo ancestors will be enriched by 150 new plantings over the next few years. Then another 400. The cultivars are classic: Lavagnina, Frantoio and Pendolino; the area is obviously all registered in the control plan for the Extra Virgin Riviera Ligure DOP.
Also worth mentioning are the vineyards: DOC Golfo del Tigullio-Portofino, with even rare historical varieties such as scimiscià.
The hazelnut groves refer to the famous 'Misto Chiavari'. Finally, chestnuts have been the soul of Fontanabuona. Here is the restoration of a secchereccio (a traditional hut used to dry chestnuts) and the production of flour, once a popular product and now a rarity.
Rural areas have historical evocative names. The heart is Pian dei Preti, an ancient ecclesiastical property, perhaps the so-called parish prebend. Novelle alludes to cultivated land, given the deforestation of the Fontanabuona implemented since Roman times. Bovereto alludes to arable land cultivated with oxen, while Rappalupo to the presence of a predator, that has made a recent comeback.
The project relates to organic conversion and precision farming, in an azienda agricola open to visitors (experiences and activities for schools). Dry-stone walls, for example, are set up with stones placed sideways to foster forage grasses.
The label that will unite all the products depicts a local map and evokes terraces. Printed on sustainable paper, derived from grape marc, at the KC print shop. The QR code links to the business website.
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