Mentre ci si abitua alla diminuzione del numero di prodotti disponibili per la difesa fitosanitaria dell’olivo, questa settimana ci giunge la notizia che alcuni preparati contenenti l’azadiractina A come sostanza attiva hanno ottenuto la possibilità di essere impiegati per l’olivicoltura.
Una buona notizia in quanto il prodotto potrà essere utilizzato contro la mosca olearia (Bactrocera oleae), la tignola (Prays oleae) e la cecidomia (Dasineura oleae); quest’ultima, in particolare, ha causato danni molto importanti nel Levante Ligure.
L’azadiractina A è una sostanza di origine vegetale dalla struttura chimica estremamente complessa, ottenuta dalla pianta del Neem (Azadirachta indica, largamente diffusa dall’India al Vietnam) che presenta proprietà insetticide, acaricide e nematocide; interferisce con la metamorfosi (ovvero come regolatore di crescita) e riduce lo stimolo ad alimentarsi (azione antialimentante e repellente). Agisce principalmente per ingestione e secondariamente per contatto. La sua mobilità nei tessuti vegetali è di tipo translaminare (penetra all’interno dei tessuti vegetali) e limitatamente sistemiche (con traslocazione all’interno dei tessuti vascolari).
ATTENZIONE: l’efficacia nelle nostre aree di coltivazione è da verificare con attenzione e, in tal senso, sono in fase di avvio alcune prove per valutarne l’effettiva capacità di azione come adulticida e/o larvicida, sia in laboratorio che in campo.
Sono autorizzati ESCLUSIVAMENTE trattamenti a tutta chioma, alla dose di 1,0 – 1,5 litri/ha per un massimo di 3 trattamenti all’anno; il periodo di sicurezza (o “tempo di carenza”) su olivo è breve, di 3 giorni (prodotto registrato: OIKOS®).
Chiudiamo con un rimando all’articolo apparso su MAD-Macchine Agricole Domani di novembre 2023 relativo alla giornata dimostrativa di utilizzo dei droni in oliveto che si è svolta a ottobre a Pontedassio.
Buon 2024!