Dopo la parentesi piovosa delle scorse settimane si è verificato un deciso aumento delle temperature che, soprattutto negli ultimi giorni, ha interessato tutta gli areali olivicoli liguri. Nell’oliveto dimostrativo sono stati riscontrati lievi sintomi di occhio di pavone, pertanto si interviene con rame ossicloruro + rame idrossido (Airone liquido alla dose di 0,45 l/hl, considerando un volume di distribuzione di 1000 litri/ha) per garantire un effetto tempestivo (idrossido di rame) e al tempo stesso lento e persistente (ossicloruro tetraramico) data anche l’instabilità del periodo e la possibilità di nuove precipitazioni; oltre all’occhio di pavone l’effetto si esplica anche sulla rogna e il tempo di carenza è di 20 giorni.
Attenzione alla quantità distribuita per non eccedere i 28 kg in 7 anni (massimo 4 kg/anno) previsti dalla normativa, soprattutto nel caso in cui vengano effettuate concimazioni fogliari (ricordiamo che il rame distribuito con la concimazione contribuisce alla quantità totale distribuita di questo metallo).
Oltre presenti attacchi di rogna, attenzione anche all’Euzophera bigella che sarà oggetto di successivo approfondimento.
Questo periodo è fondamentale per ricominciare il monitoraggio attivo di Bactrocera oleae, la temibile mosca dell’olivo che, in realtà, in questa anomala stagione invernale non ha mai veramente raggiunto uno stato di quiescenza o diapausa, mantenendo una certa attività anche nei periodi più rigidi come abbiamo potuto constatare proprio attraverso il monitoraggio invernale descritto in questa rubrica.
Nell’oliveto dimostrativo abbiamo proceduto alla sostituzione delle trappole a feromoni esauste, del tipo “attract and kill”, ripetendo anche per questa stagione l’impiego delle Flypack® Dacus Trap impiegate con successo nel 2023, sia per la cattura massale che per il monitoraggio, tecnica fondamentale per ridurre la popolazione del fitofago e quantificare l’attività degli adulti e i loro picchi di volo, in funzione dell’andamento climatico e della fase fenologica della pianta (sono comparsi i nuovi germogli e le foglie giovani sono in fase di crescita attiva). Sono state posizionate 3 trappole, in funzione della piccola dimensione dell’oliveto e della sua relativa omogeneità; questi dispositivi contengono deltametrina (sostanza attiva insetticida della classe dei piretroidi che agisce prevalentemente per contatto e più limitatamente per ingestione) che esplica la sua azione sugli insetti che entrano nella trappola attirati dell’esca alimentare. La durata nominale della capacità attrattiva è pari a 180 giorni ma è influenzata dalle condizioni climatiche. Queste trappole vanno sempre mantenute in efficienza e, una volta terminata la loro funzione, devono essere smaltite come agrofarmaci in quanto sono tali a tutti gli effetti e quindi acquistabili e utilizzabili da soggetti regolarmente abilitati (in altri termini: patentino).