Rialzo termico, qualche pioggia residua e venti forti e a raffiche: la primavera è iniziata nel modo più classico. Nell’ultima settimana le temperature hanno subito forti oscillazioni, come ad esempio il 2 aprile con una forte escursione tra notte e giorno che ha visto una minima di 7 °C e una massima di 18 °C (dati ARPAL della stazione di Bestagno). La configurazione appare quindi favorevole sia agli attacchi fungini e batterici tra i quali nell’oliveto dimostrativo abbiamo riscontrato l’occhio di pavone e alcuni attacchi di fumaggine (determinata da funghi che si manifestano con colonie nerastre sia sulle foglie che sui rami e che vivono sui residui dell’alimentazione di insetti che vivono sulla chioma, la “melata”), qualche tubercolo di rogna. Inoltre è ricominciato il monitoraggio del volo degli adulti.
Anche quest’anno sono state posizionate tre trappole Flypack® Dacus Trap di Serbios, già impiegate nel corso del 2023 con ottimi risultati, distribuite nelle 145 piante dell’appezzamento in modo da coprire il più possibile l’intera superficie; questi dispositivi consentono sia la cattura massale che il monitoraggio, tecnica fondamentale per ridurre la popolazione del fitofago e quantificare l’attività degli adulti e i loro picchi di volo, in funzione dell’andamento climatico e della fase fenologica della pianta (sono comparsi i nuovi germogli e le foglie giovani sono in fase di crescita attiva). Il risultato di questa settimana di monitoraggio (trappola A 4 catture, trappola B zero catture, trappola C zero catture) testimonia ancora una volta una lenta ma costante attività della prima generazione dell’insetto, come già riscontrato in più occasioni, tenendo presente che .
L’intervento con rame nella forma ossicloruro + idrossido (Airone liquido alla dose di 0,45 l/hl per un volume di distribuzione di 1000 litri/ha) effettuato nell’oliveto contribuisce sia al contenimento dei patogeni fungini e batterici e inoltre ha un effetto inibente nei confronti delle simbiosi tra batteri presenti sulla superficie vegetale e mosca. Tali batteri costituiscono un alimento per gli adulti (la forma presente in questo momento negli oliveti) e sono coinvolti nei processi digestivi delle larve; essi sono portati direttamente dagli individui di mosca da una pianta all’altra e così vengono diffusi. L’impiego del rame ha pertanto un effetto preventivo che interessa sia l’entità della popolazione di adulti di mosca che la deposizione delle uova che, comunque, è ancora lontana nel tempo, nonostante il netto anticipo delle fasi fenologiche (le piante si trovano nella fase di sviluppo dei germogli e alcune piante, quelle con la migliore esposizione, mostrano già la distensione delle mignole).
Le trappole esauste utilizzate nel corso del 2023 sono state recuperate e destinate allo smaltimento in quanto costituiscono a tutti gli effetti contenitori di prodotti fitosanitari (seppure in dosi ridotte) oltre che essere composte in larga parte di plastica, da non disperdere nell’ambiente.