Durante la raccolta delle olive resta sempre una piccola quota di frutti che non vengono raccolti, localizzati nelle parti più alte o interne della chioma; la bravura e l’attenzione di chi raccoglie possono ridurre il numero di queste olive che comunque è mediamente pari al 10-15% del totale. Approfittando di questa piccola “inefficienza di sistema” abbiamo prelevato un campione di circa 100 olive nell’oliveto dimostrativo, ormai nella fase di piena maturazione (100% di invaiatura) e su queste abbiamo effettuato la ricerca delle varie forme di sviluppo della mosca olearia, allo scopo di comprenderne meglio le dinamiche di popolazione.
I risultati di questo monitoraggio sono piuttosto sorprendenti, più che altro nei numeri: l’infestazione totale (ovvero l’insieme di larve di terza età, pupe e fori di uscita) ha raggiunto il 16,5% mentre l’infestazione attiva, data dalle forme giovanili dell’insetto (uova, larve di prima età, larve di seconda età) ha raggiunto il ragguardevole valore del 15%; le pupe sono relativamente poche mentre prevalgono le larve di I e II età. Gli attacchi della mosca si sono mantenuti su livelli elevati, senza interruzioni significative nel periodo invernale, complici le temperature e l’umidità relativa elevata; dopo la parentesi perturbata della scorsa settimana, è in corso un rilevante rialzo termico che ha determinato temperature diurne stabilmente che hanno raggiunto i 10 °C e temperature minime notturne quasi mai inferiori ai 6 °C; ricordiamo anche che la mosca gradisce fotoperiodi con rapporti ore di luce/ore di buio nell’ordine di 8/16 e giornate non particolarmente lunghe.
Ovviamente in questo periodo l’attenzione è rivolta alla campagna 2024/2025 e questi dati mostrano un susseguirsi di ovideposizioni e una precoce ripresa dell’attività dell’insetto che, ricordiamolo, in questo periodo dell’anno sverna normalmente nel terreno come pupa e come giovani adulti. Una possibilità di intervento è data dalla lavorazione superficiale del terreno anche se non sempre attuabile nei nostri areali. Stiamo provvedendo alla sostituzione delle trappole Fkypack per monitoraggio e cattura massale al fine di definire in modo sempre più preciso il comportamento dell’insetto e capire quali sono i momenti di maggiore sensibilità, tali da consentire di intervenire nei confronti della generazione svernante e diminuire l’entità della popolazione dell’insetto, con ovvi riflessi sulla gestione fitosanitaria anche durante la stagione estiva.
A questo proposito, dopo aver effettuato la raccolta dei campioni olive per saggiare l’efficacia di preparati a base di azadiractina A che è stata oggetto di estensione di etichetta per l’olivo ed in particolare per il controllo della mosca (Bactrocera oleae), tignola (Prays oleae) e cecidomia (Dasineura oleae), segnaliamo che il CeRSAA ha in programma per i primi giorni di marzo un evento dimostrativo sui prodotti insetticidi (anche biologici) impiegabili nella lotta larvicida e adulticida.
Alcune delle olive non raccolte oggetto di analisi