La scorsa settimana avevamo accennato ad una tendenza all’incremento del volo degli adulti di mosca olearia. La previsione è stata confermata, nonostante l’evoluzione del tempo meteorologico caratterizzato dalle forti precipitazioni del 5-6 settembre e da un sensibile calo delle temperature minime (mentre le massime hanno nuovamente raggiunto valori di 30-32 °C non solo sulla costa ma anche nelle vallate interne). I diversi eventi temporaleschi, associati a venti tra moderati e forti, hanno determinato la cascola delle olive che nell’oliveto dimostrativo di Lucinasco appare limitata (intorno al 5%) mentre in altre località ha raggiunto valori nettamente superiori.
Un quadro “quasi idilliaco” e che, a memoria di molti olivicoltori, non si è mai verificato: olive di grandi dimensioni, carica produttiva, assenza o presenza estremamente limitata di infestazione attiva (su quanto “renderanno” le olive…ci pronunceremo più avanti). Tuttavia, lo ripetiamo, il parassita chiave dell’olivo, la mosca, è presente e la sua attività sta riprendendo dopo un’estate caldissima e una forte mortalità degli adulti. Settembre, ancora una volta, si preannuncia il mese più delicato per assicurare una produzione sana e di qualità: è fondamentale monitorare costantemente i dati disponibili (cattura massale e campionamento delle drupe).
I dati rilevati l’11 settembre mostrano un sensibile incremento delle catture degli adulti: si passa da A 4, B 2, C 2 (dati del 5 settembre riferiti alle singole trappole attrattive Flypack® presenti nell’oliveto dimostrativo) a A 34, B 12, C 14 (dati del 11 settembre). Il campionamento e la successiva analisi delle olive allo stereoscopio, invece, hanno evidenziato la totale assenza di forme giovanili sia attive che dannose. E’ una situazione che richiede molta attenzione, in previsione di una raccolta anticipata ed un periodo nel quale, dopo il temporaneo calo, le temperature si stabilizzeranno su valori gradevoli e l’umidità relativa dovrebbe aumentare.
In questo contesto fitosanitario, risolviamo il nostro dubbio (“adulticida o larvicida”?). Interverremo con un trattamento adulticida in striscia o banda con Cyantraniliprole e attrattivo a base di proteine idrolizzate (Exirel Bait® ed esca attrattiva Visarel) alla dose di 75 ml/ha, con riferimento ad una miscela complessiva di volume pari a 30 litri, avendo cura di intervenire su tutte le piante dell’oliveto, in abbinamento ad un’esca proteica attrattiva da distribuire alla dose di 1,25 l/ha (0,125 l ogni 1.000 m2 di oliveto, prodotto commerciale). Questo tipo di applicazioni può essere ripetuto fino a 3 volte nel corso dell’anno, mantenendo la sua efficacia fino a 15 giorni, mentre l’intervallo di sicurezza è pari a 7 giorni. Nell’oliveto dimostrativo siamo alla seconda applicazione in quanto la prima è stata effettuata il 19 luglio e successivamente si è valutato di attendere e valutare in base ai risultati del monitoraggio e del campionamento, evitando la distribuzione del prodotto in giorni di pioggia con conseguente dilavamento che si ha con precipitazioni superiori ai 15 mm. In questo modo la copertura nei confronti dell’insetto sarà assicurata fino alla fine di settembre e, in caso di necessità, si avrà ancora la possibilità di un intervento con adulticida e nel caso di aumento dell’infestazione attiva si potrà intervenire con prodotti fitosanitari ovo-larvicidi (a base di Acetamiprid – prodotti commerciali quali Epik o Flupyradifurone – Kestrel, Sivanto) attivi su uova, larve di prima e seconda età, ponendo attenzione all’intervallo di sicurezza (21 giorni il primo, 14 o 7 giorni il secondo).
Nel caso si fosse già intervenuti con l’adulticida, sarà fondamentale valutare la copertura residua del prodotto (in base alla data di esecuzione del trattamento) e l’opportunità di una sua ripetizione o di un intervento con larvicidi, anche in base alle condizioni meteorologiche.
Altre avversità: rispetto alla scorsa settimana sono state osservate alcune femmine adulte di cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae), al di sotto della soglia di intervento. Abbiamo osservato sia attacchi molto ridotti e localizzati di tripide dell’olivo (Liothrips oleae) che di margaronia (Palpita unionalis su vegetazione e su una drupa), senza alcuna necessità di intervento. Nessuna ulteriore segnalazione di cimice asiatica (Halyomprpha hyalis). E’ stato individuato 1 germoglio con rosure di oziorrinco (Otiorhynchus cribricollis).
In assenza di evidenze significative di attacchi fungini, in caso di necessità si conferma la possibilità di intervenire con prodotti rameici (eventualmente associati a zolfo però con attenzione agli effetti delle alte temperature) da eseguire nelle ore più fresche per contenere piombatura, lebbra e rogna dell’olivo o, in alternativa, l’impiego di prodotti corroboranti quali il bicarbonato di potassio.
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio – fine attività della generazione carpofaga; nessun intervento chimico |
Cotonello | Nessuna ulteriore osservazione rispetto a quelle delle scorse settimane | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata, pervenute segnalazioni che si sono rivelate falsi allarmi | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Ripresa del volo degli adulti.
Proseguire monitoraggio (catture con trappole Flypack®) e campionamento olive |
Proseguire il monitoraggio. ESEGUIRE quanto prima trattamento adulticida. |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | N. 4 germogli colpiti su piante differenti | Monitoraggio; nessun intervento chimico (soglia 5 neanidi/foglia) |
Oziorrinco | Rilevato germoglio con rosura (ramo giovane), non rilevata presenza di adulti erranti | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Nessuna nuova segnalazione. Presenti vecchie galle indurite | Monitoraggio con massima attenzione ad eventuali aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Rilevato limitato attacco su una pianta, presenza estremamente limitata; attacchi su oliveti vicini | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Liothrips oleae | Osservati alcuni attacchi isolati su piante diverse | Monitoraggio; nessun intervento |
Abbiamo rilevato danni da animali selvatici (caprioli) su una pianta giovane con danni alla corteccia e disseccamento dei rami a valle.
In sintesi: buona carica produttiva, limitata cascola fisiologica ma presenti sintomi di stress su 20% drupe, olive giunte alle dimensioni finali. Inolizione in corso, primissime evidenze di invaiatura (viraggio del colore delle olive), previsto forte calo termico.
Se non ancora effettuato, eseguire trattamento adulticida a striscia o in banda al termine di eventuali piogge (per evitare dilavamento); nelle prossime settimane valutare necessità di trattamento ovo-larvicida in caso di repentini aumenti dell’infestazione attiva, anche nell’ottica di un approccio a livello comprensoriale.
Effettuare il campionamento sistematico delle olive (100 drupe per oliveto rappresentativo) per valutare l’infestazione di mosca; la sola cattura massale non fornisce un quadro completo della situazione che può evolvere in maniera molto rapida.