Nell’oliveto dimostrativo le olivine si stanno ingrossando rapidamente e hanno raggiunto, mediamente, il 30% delle dimensioni finali, grazie all’incremento delle temperature e alla fase calda e soleggiata dell’ultima settimana, nella quale sono stati toccati i 20 °C, abbinati comunque ad una persistente escursione termica tra giorno e notte.
La fase di caldo umido non ha comunque avuto effetti tangibili sulla popolazione del fitofago chiave dell’oliveto ovvero la mosca olearia: le catture settimanali tramite le trappole per la cattura massale mostrano un andamento stabile, anzi addirittura una flessione (seppure lieve) degli individui catturati e in due trappole si ha assenza di catture.
Questo significa che rispetto all’andamento medio degli ultimi anni non si è ancora verificato il picco di volo della generazione che sarà responsabile della deposizione delle uova nelle drupe, evento che viene “tradizionalmente” associato alla fase di indurimento del nocciolo (il passaggio dalla consistenza erbacea a quella legnosa) che è già iniziata in alcuni oliveti della fascia costiera.
Abbiamo provveduto al prelievo di un primo campione di olive per verificare due aspetti: l’indurimento del nocciolo e la presenza di eventuali fori di ovideposizione, vista l’elevata attrattività dell’oliva stessa nei confronti della mosca.
Nel primo caso abbiamo rilevato come tutte le olive del campione mostrino ancora una consistenza erbacea, mentre nel secondo caso non sono state rilevate evidenze di ovideposizione. Questi aspetti risultano molto importanti al fine di scegliere opportunamente il momento per effettuare l’intervento con prodotti adulticidi (nel nostro caso proseguiremo anche quest’anno con l’impiego della sostanza attiva cyantraniliprole, attiva per ingestione e contatto, abbinata ad un attrattivo alimentare, da distribuire in strisce sulla vegetazione alla dose di 75 ml oltre a 1,25 litri di attrattivo in 30 litri di acqua, senza necessità di irrorare l’intera chioma; l’intervallo di sicurezza è di 7 giorni e la miscela è attiva per 15 giorni) che sarà effettuato il più possibile in concomitanza con il picco dei voli degli adulti e prima dell’ovideposizione, in modo tale da ottenere un effetto abbattente della popolazione del fitofago e contemporaneamente evitare la deposizione delle uova; tale intervento sarà effettuato presumibilmente entro 7-10 giorni al massimo, anticipandolo nel caso continui la combinazione di alte temperature (superiori ai 30 °C diurni) e elevata umidità relativa che risulta favorevole all’insetto.
Nei casi in cui si voglia procedere alla distribuzione di prodotti repellenti quali le polveri di roccia (caolino, bentoniti, zeoliti) il momento è opportuno avendo l’accortezza di aggiungere alla soluzione distribuita dei bagnanti e/o degli adesivanti per favorire la bagnatura uniforme dell’intera chioma dell’olivo senza la quale l’attività preventiva (di copertura) di questi prodotti risulta inefficace. Questa tipologia di prodotti limita anche le scottature e i colpi di calore, limitando l’evapotraspirazione (perdita di acqua) da parte della pianta. Tali prodotti sono attivi sia nei confronti della mosca che della tignola e della cecidomia.
Le osservazioni effettuate in oliveto in relazione ad altri fitofagi (acari, insetti) sono risultate estremamente limitate, riscontrando due esemplari di cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae), qualche evidenza di attacchi di tripide dell’olivo (Liothrips oleae) e un’unica evidenza di attacchi di margaronia (Palpita unionalis) tutti ampiamente al di sotto di eventuali soglie di intervento.
Sono stati segnalati possibili attacchi di cecidomia (Dasineura oleae) per la quale nel Levante ligure e in alta Toscana vi è la massima attenzione dopo i gravi attacchi dello scorso anno; queste segnalazioni si sono rilevate attacchi di acari, privi di importanza applicativa; su questo aspetto effettueremo un approfondimento nelle prossime uscite.
Nessuna evidenza significativa di cimice asiatica, nei confronti delle quale vengono proposti trattamenti a base di piretroidi che però risultano piuttosto sensibili alla luce.
Si rileva una fisiologica cascola delle foglie, legata alla periodica rinnovazione della chioma da parte della pianta, con la caduta di quelle ingiallite e precedentemente colpite da occhio di pavone, in assenza di nuovi attacchi. Al momento non si rilevano evidenze di cascola delle olivine, né di tipo fisiologico né di tipo patologico
In assenza di evidenze significative di attacchi fungini, risulta comunque in valutazione la possibilità di intervenire con prodotti rameici (eventualmente associati a zolfo) per contenere piombatura, lebbra e rogna dell’olivo o, in alternativa, l’impiego di prodotti corroboranti quali il bicarbonato di potassio.
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio – fine attività della generazione carpofaga; nessun intervento chimico |
Cotonello | Nessuna ulteriore osservazione rispetto a quelle delle scorse settimane | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata, pervenute segnalazioni che si sono rivelate falsi allarmi, mentre nel levante ligure e nell’alta Toscana sono permangono le segnalazioni di forti infestazioni di questo parassita | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Il monitoraggio mostra attività ridotta (catture con trappole Flypack®), atteso picco di volo degli adulti | Proseguire il monitoraggio. Previsto primo intervento adulticida appena prima di indurimento nocciolo con applicazione in striscia o banda (Exirel Bait®) |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | Rilevate alcune sporadiche presenze, poco significative, rilevati neanidi | Monitoraggio; nessun intervento chimico (soglia 5 neanidi/foglia) |
Oziorrinco | Evidenze minime di rosure o tracce di alimentazione, non rilevata presenza di adulti erranti | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Non rilevati ulteriori tubercoli oltre a quelli già presenti nelle precedenti settimane | Monitoraggio con massima attenzione ad eventuali aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Non presenti ulteriori gallerie su foglie, presenza estremamente limitata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Liothrips oleae | Presenti n. 2 foglie ripiegate a seguito di fori di alimentazione | Monitoraggio; nessun intervento |
In sintesi: elevata carica produttiva; le previsioni meteorologiche confermano l’attuale andamento anche per i prossimi giorni; massima attenzione ai picchi di volo della mosca, dunque, tenendo presente che negli oliveti nei quali è stato già effettuato lo sfalcio dell’erba questo potrebbe costituire un elemento positivo consentendo un maggiore riscaldamento del suolo e una maggiore mortalità della mosca; su questo aspetto al momento vi sono solo evidenze empiriche. Effettuare a breve trattamento adulticida.
Dalla prossima settimana (o al massimo quella successiva): campionamento sistematico delle olive per valutare l’infestazione di mosca.