L’annata olivicola 2024 si conferma una stagione di estremi. Dopo il grande e prolungato caldo estivo, la metà di settembre si caratterizza per un marcato calo termico e precipitazioni di lieve entità ma ripetute: nell’ultima settimana le temperature minime hanno raggiunto i 14 °C e le massime non hanno superato i 26 °C, mentre ci sono stati tre giorni con precipitazioni.
Le olive, giunte ormai alle dimensioni finali, risultano grandi e turgide; rispetto alla scorsa annata l’invaiatura (il cambiamento di colore delle olive) risulta in ritardo rispetto allo scorso anno, in quanto il passaggio a colorazioni tipiche del processo di maturazione, legato all’accumulo di antociani che accompagna il viraggio non risulta ancora iniziato. Allo stesso modo, l’inolizione con l’accumulo dell’olio nella polpa (aumento della componente lipidica degli acidi grassi oleico e linoleico e contemporanea diminuzione di acido palmitico e stearico) appare in ritardo; è importante ricordare che l’accumulo di olio nella polpa aumenta fino all’invaiatura mentre successivamente ad essa si assiste più che altro ad una progressiva perdita di acqua.
In questo contesto le olive costituiscono un substrato potenzialmente ottimale per gli attacchi di mosca olearia, come di consueto il parassita chiave per la riuscita della coltivazione, vista anche la ripresa del volo degli adulti riscontrata con le trappole Flypack® impiegate per il monitoraggio.
Ricordiamo che il monitoraggio del volo degli adulti è condizione necessaria ma non sufficiente per poter valutare il grado di attività della mosca olearia e risulta fondamentale affiancarlo al monitoraggio dell’infestazione su un campione di olive.
Le catture degli adulti si sono attestate su valori (A9, B5, C7) inferiori a quelli della settimana precedente (A34, B12, C14), mostrando come le condizioni meteorologiche abbiano influito sul volo. Il campionamento delle olive e la loro analisi allo stereoscopio ha mostrato assenza di infestazione attiva (zero uova, zero forme giovanili) e un foro di uscita per quanto riguarda l’infestazione dannosa; una situazione sostanzialmente stabile e positiva che conferma la necessità (già evidenziata) di eseguire un intervento adulticida per mantenere bassa la popolazione dell’insetto e quindi salvaguardare le olive a poco più di 40-50 giorni dalla raccolta, tenendo presente che l’attuale fase “fredda” è legata all’ingresso di aria artica e che la sua durata sarà limitata (prevedendo quindi un parziale rialzo termico ed un aumento dell’umidità relativa).
Vi sono fondamentalmente due possibili alternative: l’impiego di Spinosad (Spyntor Fly alla dose di 1 litro/ettaro oltre a 4 litri di acqua) o di Cyantraniliprole e attrattivo a base di proteine idrolizzate (Exirel Bait® ed esca attrattiva Visarel alla dose di 75 ml/ha per una miscela complessiva di volume pari a 30 litri, oltre a 1,25 l/ha di esca attrattiva). Questo approccio consente una notevole riduzione dei volumi di acqua e delle quantità di prodotto da impiegare, nell’ottica di una difesa improntata alla prevenzione e alla corretta gestione agronomica della coltura.
Un aspetto importante è quello della necessità di sostituire le trappole Flypack® che hanno raggiunto il limite della loro efficacia attrattiva (180 giorni di durata nominale) e pertanto sarà opportuno procedere alla loro sostituzione.
Nel caso si fosse già intervenuti con l’adulticida, sarà fondamentale valutare la copertura residua del prodotto (da valutare in base alla data di esecuzione del trattamento) e l’opportunità di una sua ripetizione o di un intervento con larvicidi, anche in base alle condizioni meteorologiche.
Altre avversità: rispetto alla scorsa settimana non vi sono state ulteriori osservazioni di cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae); nessun ulteriore attacco di tripide dell’olivo (Liothrips oleae) e di margaronia (Palpita unionalis). Nessuna ulteriore segnalazione di cimice asiatica (Halyomprpha hyalis); individuato 1 germoglio con rosure di oziorrinco (Otiorhynchus cribricollis).
Va posta particolare attenzione al permanere di condizioni di bagnatura fogliare e temperature tra 20 e 25°C che possono favorire, per l’appunto, i patogeni fungini. In caso di necessità si conferma la possibilità di intervenire con prodotti rameici (eventualmente associati a zolfo però con attenzione agli effetti delle alte temperature) da eseguire nelle ore più fresche per contenere piombatura, lebbra e rogna dell’olivo o, in alternativa, l’impiego di prodotti corroboranti quali il bicarbonato di potassio.
L’uso del rame influisce anche sull’attrattività delle olive nei confronti delle femmine ovideponenti (tra i quali il batterio epifita Pseudomonas putida le cui sostanze volatili attraggono l’insetto), oltre ad interferire nella simbiosi tra i batteri simbionti presenti nell’apparato digerente della mosca (tra i quali Candidatus Erwinia dacicola che incrementa l’assorbimento di composti azotati); tuttavia vanno ricordate le importanti conseguenze legate all’accumulo del rame negli ecosistemi e nelle catene alimentari e, allo stesso tempo, sono allo studio nuovi approcci basati sull’uso di preparati batterici e di tecniche di interferenza nell’incontro tra i sessi (ad esempio la tecnica del maschio sterile).
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio – fine attività della generazione carpofaga; nessun intervento chimico |
Cotonello | Nessuna ulteriore osservazione rispetto a quelle delle scorse settimane | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata, pervenute segnalazioni che si sono rivelate falsi allarmi | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Continua il volo degli adulti, inferiore rispetto all’11/09.
Proseguire monitoraggio (catture con trappole Flypack®) e campionamento olive |
Proseguire il monitoraggio. ESEGUIRE quanto prima trattamento adulticida. |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | Nessuna ulteriore osservazione rispetto a quelle delle scorse settimane | Monitoraggio; nessun intervento chimico (soglia 5 neanidi/foglia) |
Oziorrinco | Rilevato germoglio con rosura (ramo giovane), non rilevata presenza di adulti erranti (11/09) | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Nessuna nuova segnalazione. Presenti vecchie galle indurite | Monitoraggio con massima attenzione ad eventuali aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Nessun ulteriore attacco rilevato, presenza estremamente limitata; attacchi su oliveti vicini | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Liothrips oleae | Osservati alcuni attacchi isolati su piante diverse | Monitoraggio; nessun intervento |
Rilevati danni da animali selvatici (cinghiali) con grufolamento e distruzione del cotico erboso e danneggiamento dei muri a secco.
In sintesi: buona carica produttiva, limitata cascola fisiologica ma presenti sintomi di stress su 20% drupe, olive giunte alle dimensioni finali; inolizione in corso, limitatissime evidenze di invaiatura (viraggio del colore delle olive), calo termico in atto.
Se non ancora effettuato, eseguire trattamento adulticida a striscia o in banda al termine di eventuali piogge (per evitare dilavamento); nelle prossime settimane valutare necessità di trattamento ovo-larvicida in caso di repentini aumenti dell’infestazione attiva, anche nell’ottica di un approccio a livello comprensoriale.
Effettuare il campionamento sistematico delle olive (100 drupe per oliveto rappresentativo) per valutare l’infestazione di mosca; la sola cattura massale non fornisce un quadro completo della situazione che può evolvere in maniera molto rapida.