Le olivine ormai sono nella fase di primo ingrossamento con una buona carica produttiva; questo scenario è stato l’occasione per l’incontro tra tecnici nell’oliveto della Riviera Ligure, durante il quale abbiamo fatto il punto sulla situazione fitosanitaria e sulle strategie di gestione.
Il monitoraggio della mosca olearia evidenza come le catture continuino ad essere limitate (al 26 giugno si sono attestate tra 0 e 7 esemplari con le trappole attrattive Flypack®) e uno dei principali temi dell’incontro è stato come e quando intervenire nei confronti degli adulti, in modo da contrastare efficacemente le prime generazioni e ridurre il potenziale delle generazioni che si sviluppano nell’oliva.
I buoni risultati ottenuti nel 2023 ci hanno orientato alla scelta di effettuare il trattamento in banda o in strisce che consente di ridurre i volumi d’acqua da impiegare e di ridurre notevolmente i tempi di intervento, assicurando una buona efficacia; l’insetticida vero e proprio (sostanza attiva Cyantraniliprole) va miscelato con un’esca proteica attrattiva. In questo modo è possibile intervenire per un massimo di 3 applicazioni all’anno, con un intervallo di sicurezza di 7 giorni, auspicando di contenere adeguatamente la popolazione e riservare l’utilizzo dei larvicidi come Acetamiprid e Flupyrdifurone (che possono essere impiegati rispettivamente 2 e 1 volta con un intervallo di sicurezza di 21 e 14 giorni e sono efficaci anche nei confronti di Philaenus spumarius, la nota “sputacchina”) al momento della presenza delle forme giovanili nella drupa (larve di I, II e III età, pupe).
Ulteriori possibilità sono date dall’applicazione di sostanze di origine naturale, ammesse in agricoltura biologica: si tratta di prodotti a base della sostanza attiva Spinosad, estratta da una particolare categoria di batteri (actinobatteri), impiegabile come adulticida e di prodotti a base di azadiractina, estratta dalla pianta del Neem diffusa in oriente (Azadiracta indica) oggetto di recente estensione di etichetta, con efficacia ancora in corso di valutazione.
Le evidenze di attacchi di parassiti fungini, in particolare occhio di pavone, risultano date dai disseccamenti di foglie vecchie già colpite, senza particolari sintomi di nuove infezioni (che tuttavia nelle prime fasi sono asintomatiche); data la fase fenologica, possono nuovamente trovare impiego i prodotti rameici il cui uso in fioritura era da evitare. Dato il periodo piuttosto umido e piovoso, si sta valutando di effettuare un secondo trattamento rameico o con prodotti a base Bacillus subtilis per contenere la proliferazione di batteri e funghi sulla superficie vegetale e abbassarne il potenziale di inoculo, in relazione all’andamento meteorologico previsto per le prossime settimane.
La presenza di insetti parassiti continua a mantenersi, in relazione all’andamento climatico sopra descritto, al momento senza situazioni di particolare criticità. Ecco la sintesi dell’attività degli insetti nell’oliveto dimostrativo del Consorzio:
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio – inizio attività della generazione carpofaga; nessun intervento chimico |
Cotonello | Nessuna ulteriore osservazione rispetto a quelle delle scorse settimane (colatura dei fiori quasi non rilevabile) | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata, mentre nel levante ligure e nell’alta Toscana sono permangono le segnalazioni di forti infestazioni di questo parassita | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Il monitoraggio mostra attività ridotta (trappola A 7 catture, trappola B 0 catture, trappola C 0 catture con trappole Flypack®), probabilmente legata alla residua instabilità | Proseguire il monitoraggio. Previsto primo intervento adulticida appena prima di indurimento nocciolo con applicazione in striscia o banda (Exirel Bait®) |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | Rilevate alcune sporadiche presenze, poco significative, rilevati alcuni scudetti (femmine) isolati | Monitoraggio; nessun intervento chimico (soglia 5 neanidi/foglia) |
Oziorrinco | Evidenze minime di rosure o tracce di alimentazione, non rilevata presenza di adulti erranti | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Non rilevati ulteriori tubercoli oltre a quelli già presenti nelle precedenti settimane | Monitoraggio con massima attenzione ad eventuali aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Non presenti ulteriori gallerie su foglie, presenza estremamente limitata | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Liothrips oleae | Presenti n. 2 foglie ripiegate a seguito di fori di alimentazione | Monitoraggio; nessun intervento |
Nelle prossime settimane approfondiremo i diversi temi oggetto dell’incontro tecnico dello scorso 20 giugno, tra i quali:
- alcune segnalazioni di possibili attacchi di cecidomia a carico delle foglie, pervenute nell’ultima settimana e che hanno creato un certo allarme tra gli olivicoltori, visti i danni provocati dall’insetto nel Levante Ligure e nell’Alta Toscana;
- la possibilità di irrigazione dell’oliveto per migliorare qualità e quantità della produzione;
- la gestione del suolo, dato l’approssimarsi del periodo più caldo dell’anno e quindi della necessità di ridurre e ottimizzare i consumi idrici dell’olivo.
Novità in arrivo anche per la gestione del quaderno di campagna…