La settimana è appena iniziata all’insegna del tempo stabile dopo due settimane caratterizzate da piogge forti e intense che hanno interessato tutta la Liguria, causando anche incalcolabili danni in diverse zone.
Le temperature del periodo si mantengono decisamente sopra la media, determinando una situazione favorevole ai patogeni fungini, allo sviluppo degli insetti fitofagi e, non trascurabile, la crescita della copertura erbosa negli oliveti che può interferire con le operazioni di raccolta.
Il tempo perturbato e la riduzione delle ore di luce del giorno hanno inciso sulla maturazione delle drupe, rallentando la lipogenesi (il processo di formazione dei grassi, detti anche lipidi, nel frutto). Quest’ultima si caratterizza per un susseguirsi di fasi: lenta fino all’indurimento del nocciolo, in concomitanza con i processi fotosintetici (olive ancora completamente verdi); rapida, dall’indurimento del nocciolo fino alla fine alla metà di ottobre; stabile, durante la quale la formazione di olio nelle drupe diminuisce progressivamente fino a cessare, indicativamente a dicembre.
I fattori che influenzano l’accumulo di olio sono sia interni che esterni; la varietà costituisce il principale fattore interno, mentre le tecniche di coltivazione e l’andamento climatico sono i principali tra i fattori esterni.
Dato l’andamento climatico del periodo, l’accumulo di olio nelle olive è ormai entrato nella fase stazionaria (data anche la forte idratazione delle drupe).
Nell’oliveto dimostrativo siamo ormai prossimi al momento della raccolta e la scelta del momento idoneo per la raccolta è legata all’andamento delle rese (e quindi dell’accumulo in olio) e all’andamento dell’infestazione di mosca olearia. Quest’ultimo aspetto integra i dati del monitoraggio del volo degli adulti e del campionamento dei frutti per determinare l’andamento dell’infestazione.
Le catture degli adulti di questa settimana sono decisamente poche (trappola A: 3 catture; trappole B e C: zero catture); il campionamento delle olive, eseguito prelevando in modo casuale 100 frutti all’interno dell’oliveto, mostra l’evoluzione delle ovideposizioni delle scorse settimane con presenza di larve (soprattutto di seconda età) mentre non sono state rilevate uova. Molto elevato il numero di punture sterili (15 in tutto).
L’infestazione attiva ha raggiunto il 2%: un livello relativamente basso ma da da tenere attentamente sotto controllo, data la previsione di un periodo di tempo stabile con temperature ancora al di sopra della media.
Dopo attenta valutazione si è deciso di operare effettuando un ultimo trattamento ovo-larvicida con la sostanza attiva azadiractina ad azione ovicida larvicida estratta dai semi della pianta del Neem (Azadiractha indica) diffusa nelle zone tropicali, dotata di attività sistemica di cui a inizio 2024 è stato autorizzato l’utilizzo anche su olivo per un massimo di 3 trattamenti all’anno; alcuni recenti studi ne hanno testato l’efficacia in vitro che è risultata comparabile a quella di altri insetticidi impiegati sulla coltura, soprattutto utilizzando la dose massima consentita (1,50 litri ad ettaro); si procederà in questi giorni, così da testarne l’efficacia effettiva e al tempo stesso garantire la possibilità di procedere con la raccolta entro i primi giorni di novembre; si tratta di un prodotto ammesso anche in agricoltura biologica, così da valutarne la possibilità di impiego come regolatore di crescita (interferisce con la sintesi e il rilascio di ecdisone, l’ormone che regola la muta degli insetti) con effetto repellente e disappetente nei confronti delle forme giovanili, dotato di una certa selettività nei confronti degli organismi non bersaglio in quanto agisce prevalentemente per ingestione; poiché non ha effetto abbattente il suo utilizzo deve avvenire nelle prime fasi della comparsa dei parassiti. L’intervallo di sicurezza è pari a 3 giorni (prodotto commerciale Oikos).
Altre avversità: rilevata un’ovatura di Ricania speculum, rincote omottero originario dell’Estremo Oriente che sta colonizzando numerosi areali italiani in virtù dell’elevata polifagia.
I parassiti fungini (occhio di pavone, cercosporiosi, ecc.) non mostrano attività particolare ma è necessario monitorarne la comparsa valutando la necessità di intervento da eseguire dopo la raccolta con prodotti rameici (eventualmente associati a zolfo però con attenzione agli effetti delle alte temperature) da eseguire nelle ore più fresche per contenere piombatura, lebbra e rogna dell’olivo o, in alternativa, l’impiego di prodotti corroboranti quali il bicarbonato di potassio. Rispetto alla scorsa settimana sono stati osservati alcuni piccoli tubercoli di rogna, mentre non sono stati osservati altri parassiti.
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio – nessuna presenza; nessun intervento chimico |
Cotonello | Nessuna ulteriore osservazione rispetto a quelle delle scorse settimane | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata, pervenute segnalazioni che si sono rivelate falsi allarmi | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Riduzione netta del volo degli adulti.
Proseguire monitoraggio (catture con trappole Flypack®) e campionamento olive |
Proseguire il monitoraggio. ESEGUITO trattamento adulticida con effetti sui voli. |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | Osservati esemplari isolati di femmine adulte | Monitoraggio; nessun intervento chimico (soglia 5 neanidi/foglia) |
Oziorrinco | Nessuna osservazione di danni; non rilevata presenza di adulti erranti | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Nessuna nuova segnalazione. Presenti vecchie galle indurite; una osservazione dubbia | Monitoraggio con massima attenzione ad eventuali aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Nessun ulteriore attacco rilevato, presenza estremamente limitata; attacchi su oliveti vicini | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Liothrips oleae | Osservati alcuni attacchi isolati su piante diverse | Monitoraggio; nessun intervento |
Ricania speculum | Osservata una nuova ovatura | Monitoraggio e segnalazione presenza |
In sintesi: olive giunte alle dimensioni finali con lento incremento dell’invaiatura; fase di stabilizzazione delle temperature con ridotta escursione termica; rese al frantoio ancora limitate, accumulo di olio nelle olive stazionario, auspicabile procedere con la raccolta entro una decina di giorni e al contempo mantenere attenzione elevata (monitoraggio adulti e campionamento olive per stima infestazione) nei confronti della mosca olearia che trova condizioni di temperatura e umidità ideali per ovideposizione e sviluppo con raggiungimento di valori prossimi alla soglia di intervento (2% nell’oliveto dimostrativo).
In caso di aumento dell’infestazione attiva (già al 2-3%) intervenire con trattamento ovo-larvicida appena possibile (periodo di piogge prolungate) e programmare la raccolta.
Effettuare il campionamento sistematico delle olive (100 drupe per oliveto rappresentativo) per valutare l’infestazione di mosca; la sola cattura massale non fornisce un quadro completo della situazione che può evolvere in maniera molto rapida.