La settimana è stata caratterizzata da piogge (23 e 24 settembre) e temperature diurne in rialzo; le olive, ormai alla dimensione finale, mostrano i primi segni dell’inizio dell’invaiatura (il viraggio del colore correlato all’accumulo di composti fenolici), in un contesto nel quale la maggior parte di esse è ancora verde; la settimana scorsa non erano state osservate evidenze in tal senso mentre le ultime rilevazioni indicano un’accelerazione del processo.
La regola empirica largamente accettata indica che il momento ottimale per la raccolta si abbia con il 50% di olive invaiate e per determinare in modo corretto sono impiegabili diversi indici di maturazione; ne avevamo parlato qui (https://www.oliorivieraligure.it/agronomo/questione-di-maturita/).
Attualmente, in relazione alla scala BBCH (Biologische Bundesanstalt, Bundessortenamt and CHemical industry) l’olivo si trova allo stadio di sviluppo 8 (maturazione dei frutti) e a seconda dell’esposizione nelle fasi fenologiche tra 80 (Inizio del viraggio del colore dei frutti da verde cupo a verde chiaro, giallastro) e 81 (Inizio della colorazione dei frutti – inizio invaiatura) con un lieve ritardo rispetto allo scorso anno.
Al fine di avere sempre un quadro completo della situazione, è fondamentale proseguire le attività di monitoraggio dei voli degli adulti e di campionamento delle olive in relazione ai potenziali attacchi di mosca olearia.
Stadio di sviluppo 8: maturazione del frutto
80: Inizio del viraggio del colore dei frutti da verde cupo a verde chiaro, giallastro 81: Inizio della colorazione dei frutti (inizio invaiatura) 85: Comparsa del colore tipico della varietà (invaiatura) 89: Maturazione di raccolta; i frutti raggiungono pienamente il colore tipico della varietà, rimanendo turgidi e adatti all’estrazione dell’olio |
|
Alcune fasi dello stadio fenologico 8 (scala BBCH Olivo) |
Il monitoraggio degli adulti di mosca con il metodo attract and kill (che, ricordiamolo, esplica anche un’azione di contenimento della popolazione) effettuato con le trappole adulticide Flypack® (allo scopo sono disponibili sul mercato anche altri modelli) ha evidenziato un aumento delle catture degli adulti, in accordo con l’andamento climatico del periodo (stabilizzazione delle temperature in un intervallo tra 13,50 °C e 24,50 °C – dati della stazione OMIRL Regione Liguria di Bestagno, periodo 19-25 settembre 2024):
Periodo | 5-12 settembre | 12-19 settembre | 19-26 settembre |
Dati catture | A34; B12; C14 | A9; B5; C7 | A18; B5; C7 |
Si evidenzia un incremento dei voli che, pur non raggiungendo il picco di inizio settembre, indica una tendenza favorita dalla stabilizzazione delle temperature e dall’incremento dell’umidità relativa.
Il dato del monitoraggio, pur fondamentale, necessita di essere integrato con quello della verifica dell’infestazione attiva a carico di un campione di 100 olive raccolte nell’oliveto dimostrativo; i valori del periodo sono in linea con i precedenti, mostrando un’infestazione attiva pari a zero (assenza di forme giovanili), riscontrando solo una puntura sterile e un foro di uscita.
Il quadro delineato sopra conferma la necessità del trattamento adulticida al fine di garantire il contenimento della mosca alle soglie della “volata finale” che precede la raccolta che potrebbe avvenire tra circa 40 giorni (primi di novembre); come già ricordato, sono impiegabili le sostanze attive Spinosad (prodotto commerciale Spyntor Fly alla dose di 1 litro/ettaro oltre a 4 litri di acqua) o di Cyantraniliprole e attrattivo a base di proteine idrolizzate (prodotto commerciale Exirel Bait® ed esca attrattiva Visarel alla dose di 75 ml/ha per una miscela complessiva di volume pari a 30 litri, oltre a 1,25 l/ha di esca attrattiva).
Nell’oliveto dimostrativo si è optato per la seconda opzione; in ogni caso questa tipologia di trattamento consente una notevole riduzione dei volumi di acqua e delle quantità di prodotto da impiegare, riducendo quindi al minimo l’impatto legato all’uso dei prodotti fitosanitari e alla loro dispersione nell’ambiente oltre che limitando l’esposizione degli operatori.
L’effettiva efficacia di questa strategia di difesa dovrà essere attentamente valutata anche nelle prossime campagne produttive, in situazioni di maggiore pressione del parassita chiave dell’olivo (Bactrocera oleae) che potrebbero metterne a dura prova la capacità di contenimento del parassita (molto elevata quest’anno, nell’ambito di una situazione generale con infestazioni e picchi di volo estremamente limitati, soprattutto nella seconda parte della stagione).
Altre avversità: rispetto alla scorsa settimana sono state rilevate alcune forme adulte di cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae); rilevati 2 germogli colpiti da tripide dell’olivo (Liothrips oleae) e di margaronia (Palpita unionalis). Rilevata una neanide di cimice asiatica (Halyomprpha hyalis); nessuna ulteriore rosura di oziorrinco (Otiorhynchus cribricollis).
I parassiti fungini (occhio di pavone, cercosporiosi, ecc.) non mostrano attività particolare; in caso di necessità si conferma la possibilità di intervenire con prodotti rameici (eventualmente associati a zolfo però con attenzione agli effetti delle alte temperature) da eseguire nelle ore più fresche per contenere piombatura, lebbra e rogna dell’olivo o, in alternativa, l’impiego di prodotti corroboranti quali il bicarbonato di potassio.
L’uso del rame influisce anche sull’attrattività delle olive nei confronti delle femmine ovideponenti (tra i quali il batterio epifita Pseudomonas putida le cui sostanze volatili attraggono l’insetto), oltre ad interferire nella simbiosi tra i batteri simbionti presenti nell’apparato digerente della mosca (tra i quali Candidatus Erwinia dacicola che incrementa l’assorbimento di composti azotati); tuttavia vanno ricordate le importanti conseguenze legate all’accumulo del rame negli ecosistemi e nelle catene alimentari e, allo stesso tempo, sono allo studio nuovi approcci basati sull’uso di preparati batterici e di tecniche di interferenza nell’incontro tra i sessi (ad esempio la tecnica del maschio sterile).
AVVERSITÀ | SITUAZIONE NELL’OLIVETO DIMOSTRATIVO | INTERVENTI PREVISTI |
Tignola dell’olivo | Nessuna presenza rilevata | Monitoraggio – nessuna presenza; nessun intervento chimico |
Cotonello | Nessuna ulteriore osservazione rispetto a quelle delle scorse settimane | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Cecidomia dell’olivo | Nessuna presenza rilevata, pervenute segnalazioni che si sono rivelate falsi allarmi | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Mosca dell’olivo | Ripresa del volo degli adulti.
Proseguire monitoraggio (catture con trappole Flypack®) e campionamento olive |
Proseguire il monitoraggio. ESEGUIRE trattamento adulticida. |
Cocciniglia mezzo grano di pepe | Osservate alcune femmine adulte | Monitoraggio; nessun intervento chimico (soglia 5 neanidi/foglia) |
Oziorrinco | Nessuna osservazione di danni; non rilevata presenza di adulti erranti (25/09) | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Euzophera bigella e E. pinguis |
Nessuna nuova segnalazione. Presenti vecchie galle indurite | Monitoraggio con massima attenzione ad eventuali aumenti dell’infestazione |
Margaronia | Nessun ulteriore attacco rilevato, presenza estremamente limitata; attacchi su oliveti vicini | Monitoraggio; nessun intervento chimico |
Liothrips oleae | Osservati alcuni attacchi isolati su piante diverse | Monitoraggio; nessun intervento |
Rilevati danni da animali selvatici (cinghiali) con grufolamento e distruzione del cotico erboso e danneggiamento dei muri a secco in più punti dell’oliveto.
In sintesi: buona carica produttiva, nessuna cascola significativa nell’ultima settimana, olive giunte alle dimensioni finali; prime evidenze di invaiatura (viraggio del colore delle olive), fase di stabilizzazione delle temperature.
Se non ancora effettuato, eseguire trattamento adulticida a striscia o in banda al termine di eventuali piogge (per evitare dilavamento); nelle prossime settimane valutare necessità di trattamento ovo-larvicida in caso di repentini aumenti dell’infestazione attiva, anche nell’ottica di un approccio a livello comprensoriale.
Effettuare il campionamento sistematico delle olive (100 drupe per oliveto rappresentativo) per valutare l’infestazione di mosca; la sola cattura massale non fornisce un quadro completo della situazione che può evolvere in maniera molto rapida.